Brescello. Un atrio completamente rinnovato grazie a due murales realizzati da un gruppo di studenti, su tematiche di stretta attualità: legalità e inquinamento. Teatro di questo significativo rinnovamento è stata la scuola secondaria di primo grado di Brescello, dove ieri sono state inaugurate le opere alla presenza della dirigente scolastica, Elisabetta Mangi, dei docenti e delle autorità cittadine, civili e militari.
Il progetto è maturato all’interno del Pon, il Programma operativo nazionale 2014-2020, che ha visto l’istituto comprensivo di Poviglio-Brescello partecipare insieme a numerose scuole e vincere in diversi ambiti, che hanno permesso l’attuazione di importanti progetti didattici e la riqualificazione di diversi laboratori. In questo contesto, in un percorso sulla cittadinanza e la Costituzione – «valori che cerchiamo di vivere quotidianamente», ha affermato la dirigente – l’atrio era stato intitolato a Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia perché figlio di un collaboratore di giustizia, mentre ieri sono stati presentati i murales (che hanno visto l’impegno di 24 alunni in un progetto di 30 ore anche fuori dall’orario scolastico, coadiuvati dall’esperto di street-art Daniele Castagnetti).
Il primo, accompagnato dalla frase di Peppino Impastato “Se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e la libertà” è composto da tre sezioni: la celebre immagine dei giudici Falcone e Borsellino, la raffigurazione del volto di Leda Bacchi Palazzi (prima donna sindaco di Brescello nel secondo dopoguerra; ieri era presente il figlio), Giuseppe Di Matteo. Il secondo raffigura due mani intente a pulire il mare. «Ragazzi e insegnanti – ha affermato la sindaca Elena Benassi – meritano un plauso per aver profuso tempo e impegno in questo progetto ricco di valori: legalità e ambiente non perdono mai la loro attualità». —
Andrea Vaccari