Un “selfie” nel passato 7

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Descrizione foto n.7


Durante il viaggio della memoria a Mauthausen e Gusen, abbiamo dovuto replicare alcune foto dei deportati nel campo di concentramento.
La foto esposta è stata scattata presso il campo di Mauthausen e mostra alcuni studenti dell’Istituto Panizzi intenti a giocare al gioco della cavallina, ma questo non significa che anche i prigionieri del campo stessero giocando. I deportati, infatti, erano costretti dalle SS, nei momenti di riposo, a giocare alla cavallina. Lo scopo di questa attività non era ludico, ma mirava a logorare e affaticare i poveri corpi di coloro che “giocavano”.
Mentre ci mettevamo in posa, ci ha colpito come, un gioco così innocente, che potrebbe essere fatto da ogni bambino, fosse usato con lo scopo di torturare sia fisicamente che mentalmente.
Si tratta di una foto per noi particolarmente significativa perché, apparentemente potrebbe sembrare un semplice momento di svago, ma in realtà dice tutt’altro e porta con sé tantissimo dolore. I deportati, ovvero delle povere persone fatte prigioniere a causa del loro schieramento politico, del loro orientamento sessuale o della loro religione, vennero costretti dalle SS a svolgere questa attività e un semplice gioco per bambini fu trasformato in una vera e propria tortura.

Classe III A – Istituto A. Panizzi (Brescello)

AUDIO FOTO N.7 - III A BRESCELLO.mpeg